LA STORIA



L’atto di nascita del club reca nella carta costitutiva la data del 13 giugno 2000 con 23 soci fondatori (1 di Castellina Marittima, 2 di Riparbella, 3 di Casale M.mo, 4 di Fauglia, 5 di Rosignano M.mo, 8 di Livorno) tra i quali 3 donne, primo club della zona ad assicurare presenza femminile.

La prima riunione ebbe luogo martedì 27 giugno 2000 alla presenza del Governatore Augusto Turchi presso l’hotel Poggetto di Castellina M.ma.

Linee guida che seguirono i 2 artefici della costituzione del club, Romano Gasperi del R.C. Firenze, Presidente della Commissione Distrettuale Sviluppo e Carlo Reganato del R.C. Cecina, Rappresentante Speciale del Governatore, furono essenzialmente due:

1) Portare il Rotary, anche in cittadine e frazioni, pur di piccole dimensioni, ma caratterizzate dalla presenza di operatori e di professionisti di rilievo e da tradizioni culturali note e apprezzate;

2) Favorire l’incontro sinergico di Soci delle contrade della costa livornese e delle colline pisane, pur storicamente in vernacola e simpatica competizione, ma da sempre depositarie di comuni culture cui l’icona poteva essere validamente rappresentata dalla scuola dei Macchiaioli.

Queste peculiari missioni rotariane furono evidenziate con compiacimento anche dal Prefetto di Livorno Dott. De Martino intervenuto nella cerimonia del club.

Già nella prima annata rotariana il Governatore Marco Riccomagno propose il club come candidato del Distretto 2070 al progetto Club Pilota deciso dal Council on Legislation 2001, progetto che sarebbe iniziato il 1° luglio 2001 e si sarebbe protratto fino al 30 giugno 2004 per essere poi prolungato fino al 30 giugno 2007.

Per tale progetto il club si era corredato dello strumento normativo costituito dal Comitato New Models coordinato dal socio Carlo Reganato e composto dal Presidente in carica e da 3 soci giuristi: prof. Mauro Giusti, avv. Sergio Gristina, avv. Matteo Paroli. Tale organo, di durata pari a quella del progetto, oltre a garantire il rispetto dell’ortodossia rotariana, aveva le funzioni di:

- proporre all'approvazione dell’Assemblea dei Soci nuove Norme Statuarie e di regolamento, all'interno dei confini del progetto stabiliti dal R.I.;

- vegliare sull'implementazione e sul rispetto delle norme approvate o proporne successivi emendamenti;

- assicurare il collegamento con il Coordinatore Nazionale del progetto PDG Prof. Gianni Gasbarrini Fortuna e collaborare alla redazione dei reporting periodici richiesti dal R.I. sull'avanzamento del progetto stesso.


Tra le tante proposte allora avanzate:

- quella di ruotare il luogo degli incontri, pur assicurando l’unicità stabile del riferimento geografico rotariano, in modo da distribuire a turno i disagi degli spostamenti tra tutti i soci ed assicurare la relazione diretta con le diverse comunità servite e le rispettive autorità;

- di separare la competenza disciplinare ed arbitrale dal Consiglio Direttivo affidandola all'organo indipendente del Consiglio dei Probiviri;

- di prevedere l’elezione diretta dei componenti del Consiglio Direttivo, il quale avrebbe al suo interno eletto il Presidente e, su proposta di questo, le altre cariche annuali.


Risale a quel periodo la nascita del progetto Rypen che ancora oggi rappresenta uno dei punti di maggiore orgoglio del club. Esso è destinato a ragazzi di età «interactiana».

Nell’annata rotariana 2003-2004 il club elegge Presidente la socia Gina Morelli Gotti Porcinari, una dei primissimi Presidenti di club donna in Italia.

Di rilevanza il cambiamento del nome del club che, in seguito alla richiesta di includere nel nome una località di riferimento ampiamente conosciuta e dotata di una storia importante, si modificò in Castiglioncello e Colline Pisano – Livornesi.


Nell'annata rotariana 23/24 con la Presidenza di Mauro Barbierato è stato avviato e concluso l'iter per modificare il nome del Club in "Livorno Sud e Colline Pisano Livornesi". Opportunità colta al volo per poter aumentare la visibilità del Club e ed avere una connotazione paritetica con gli altri due Club livornesi, rimanendo comunque portavoce degli stessi undici comuni.


Il club



Il territorio



La storia